La storia di Malala Yousafzai è nota a molti. La giovanissima ragazza pachistana nel 2012 fu ferita gravemente dai talebani, che le spararono sullo scuolabus, per punirla per la sua lotta a favore dell'istruzione femminile. Da allora la sua voce in favore del diritto all’educazione per le bambine e le ragazze non ha smesso di riecheggiare nelle sedi internazionali più importanti.
Si legge nelle motivazioni del Comitato per il Nobel: “Nonostante la sua giovane età Malala ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all'istruzione ed ha mostrato con l'esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che lei ha fatto nelle circostanze più pericolose", Insieme a Malala il Nobel per la Pace è stato vinto da Kailash Satyarthi, attivista indiano per i diritti dei bambini. Fondatore della Global March for Child Labour, la sua azione contro lo sfruttamento del lavoro minorile negli ultimi trent’anni ha permesso di liberare almeno 80.000 minori dalla schiavitù, favorendone la reintegrazione sociale. Satyarthi ha inoltre contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini.
La Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione esprime grande gioia e orgoglio per l’assegnazione di questo premio a Malala e Kailash.
Kailash nel 1999 è stato fondatore proprio della nostra Campagna Globale per l’Educazione, di cui è stato presidente per 10 anni e tutt’oggi è parte del Board della Campagna.
Questo premio costituisce un ulteriore riconoscimento della comunità internazionale di come l’educazione sia un mezzo altamente efficace per promuovere la pace e la giustizia nel mondo.
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