La pandemia ha avuto delle ripercussioni drammatiche indebolendo sistematicamente la salute, l’istruzione, la protezione sociale, con conseguenze ancora più gravi sulle popolazioni più vulnerabili, tra cui donne, anziani, minoranze, lavoratori informali e famiglie a basso reddito.
Il Fondo Monetario Internazionale ha già iniziato a vincolare i Paesi a programmi di prestito legati ad austerity di lungo termine. Un numero significativo dei pacchetti finanziari COVID – 19 contengono un linguaggio che promuove un consolidamento fiscale nella fase di recovery.
Il consolidamento fiscale se guidato da un principio di austerity aggraverebbe la povertà, le disuguaglianze e minerebbe i risultati raggiunti in termini di diritti sociali ed economici.
Per questo oltre 500 organizzazioni e accademici di 87 diversi Paesi hanno firmato una dichiarazione rivolta all’Fondo Monetario Internazionale, tra cui anche GCE Italia.
Qui sotto la dichiarazione.
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